Blog / Guida per principianti / SEO per e-commerce: guida basica
I motori di ricerca (e soprattutto Google) sono molto spesso il punto di partenza di un percorso che può concludersi con un acquisto, ecco perché è fondamentale apparire tra i primi risultati. Tuttavia, per arrivarci è necessario costruire un negozio con dei criteri ben precisi che corrispondono ai loro standard, ed è qui che entra in gioco la SEO.
La SEO (in inglese search engine optimization, tradotto letteralmente come “ottimizzazione per i motori di ricerca”) è un insieme di pratiche e strategie che ti permettono di rispettare i requisiti richiesti dai vari motori di ricerca al fine di posizionare il tuo sito tra i primi risultati.
Per questo, vogliamo spiegarti le nozioni basilari che tutti i negozi online devono tenere in considerazione se vogliono scalare la cima della SERP (Search Engine Results Page).
Ma prima di tutto facciamo una panoramica sulla situazione attuale della SEO, com’è cambiata nel corso degli anni e quali sono i vantaggi e le differenze rispetto all’advertising.
La prima cosa che possiamo dire con certezza è che la SEO è ancora importante. Nonostante la nascita di altri canali e strategie di marketing, la SEO continua a essere fondamentale qualunque sia il tuo settore, soprattutto se vendi online.
Sicuramente anni fa era molto più facile indicizzare il proprio sito e posizionarlo, mentre oggi ci può sembrare un’impresa impossibile a causa dell’enorme quantità di contenuti e siti web presenti online. A questo, si aggiungono gli algoritmi propri dei motori di ricerca che non erano evoluti così come lo sono oggi e soprattutto non venivano aggiornati così di frequente come accade attualmente.
Per questo conoscere i principi alla base della SEO, restare al passo con gli aggiornamenti dei motori di ricerca e lavorare costantemente sull'ottimizzazione del proprio sito web è fondamentale per ogni tipo di business.
Fino a qualche anno fa, Internet era sinonimo di siti web poi magicamente è diventato il regno social networks e i siti sono stati, per così dire, “messi da parte” (basti pensare a quanti prodotti vengono venduti online solo tramite le piattaforme social senza un e-commerce). Fare advertising divenne subito una pratica comune data la facilità con la quale permettevano (e permettono) di raggiungere la propria audience. In più, i prezzi erano molto convenienti.
Ancora oggi rimane un metodo vantaggioso, soprattutto rispetto a forme di advertising più tradizionali, ma negli ultimi tempi i costi stanno lievitando, cosa che ha portato le aziende ad apprezzare nuovamente la SEO.
Qual è il vantaggio della SEO rispetto all’advertising? Prima di tutto, la SEO ti permette di avere una visibilità più lunga nel tempo e non si interrompe nel momento in cui sospendi il tuo budget pubblicitario, come avviene su Facebook, su Instagram o su Google.
L'altro fattore positivo è il momento del customer journey. Con la SEO non cerchi il cliente in maniera proattiva come invece avviene sui social, dove il tuo annuncio sponsorizzato appare a un utente mentre scrolla il feed senza che sia stata fatta alcuna richiesta. Con la SEO il tuo sito web spunta esattamente nel momento in cui l'utente sta cercando una risposta alla sua domanda.
Ma come far apparire il tuo sito web nel posto giusto al momento giusto? Nelle prossime sezioni, scoprirai 3 pratiche SEO per e-commerce da seguire se vuoi ingraziarti Google!
Ecco il nostro piano di attacco per aiutarti a ottenere il massimo dal traffico presente sul motore di ricerca più utilizzato.
La nostra principale raccomandazione è partire proprio dal sito web. Può sembrare banale, ma in molti si focalizzano prima su complicate strategie social, di link building, su collaborazioni con influencer, senza pensare ai requisiti minimi che lo store deve avere per un buon posizionamento, come per esempio descrizioni dei prodotti ottimizzate o una corretta architettura delle intestazioni (o headings) nei testi.
Ovviamente anche la promozione del sito e la costruzione del brand sono importanti (come vedremo più avanti), ma il nostro consiglio è di iniziare con l'ottimizzazione del tuo shop e soprattutto delle sezioni più visitate e più redditizie per il tuo business.
La ricerca delle parole chiave è il primo passo per creare campagne, landing page o per fare brainstorming su nuovi prodotti e contenuti. L'obiettivo è trovare parole chiave con le seguenti caratteristiche:
volume di ricerca elevato
difficoltà delle parole chiave bassa (inferiore a 20)
rilevanza per il tuo prodotto/contenuto
Molte parole chiave popolari hanno un punteggio di difficoltà elevato, per le quali devi essere un leader del settore o investire pesantemente nella pubblicità per apparire nella SERP.
Come piccola impresa, se cerchi di classificarti per parole chiave con una difficoltà alta, ci vorrà molto tempo e alla fine tutti i tuoi sforzi potrebbero non essere ripagati. Per questo, consigliamo di trovare un equilibrio tra alto volume e bassa difficoltà.
Se vuoi conquistare parole chiave difficili, provaci! Se ci riesci, aumenterai anche l'autorità del tuo dominio e il traffico verso il tuo negozio, ma fai attenzione a utilizzare saggiamente le tue risorse.
Per tutti coloro che gestiscono un negozio online, le schede dei prodotti sono i contenuti più importanti del loro sito. È qui che i visitatori del tuo sito possono trovare informazioni sul prodotto e convertirsi in clienti.
Abbiamo detto di focalizzarci prima su ciò che conta davvero per il nostro business e questa affermazione vale tanto più per le schede dei prodotti. Per esempio, se abbiamo mille prodotti sul nostro e-commerce, in un mondo ideale dovremmo ottimizzarli tutti, ma se non è possibile è bene dare priorità a quelli più remunerativi e successivamente proseguire con quelli per cui vorresti migliorare i ricavi.
Mettiamola così: è inutile perdere due ore per ottimizzare un prodotto che ti fa guadagnare 10 € all’anno. Concentrati su quelli più popolari.
Per avere schede di prodotto ottimizzate, presta maggiore attenzione alle sezioni elencate qui di seguito.
La maggior parte delle piattaforme e-commerce e dei marketplace ha un numero limitato per i titoli dei prodotti. Normalmente, le prime 2-3 parole usate nel titolo sono le più importanti e determineranno la tua posizione nei risultati di ricerca. Ciò significa che dovresti cercare una via di mezzo tra keyword generiche e specifiche.
Fonte: Etsy
Qui, le prime 4 parole "ciotola per animali personalizzata" sono generiche, ma descrivono perfettamente il prodotto.
In questa sezione, puoi fare ricorso alla tua creatività. Usa la ricerca di parole chiave e la tua immaginazione per creare descrizioni accattivanti ma facili da scansionare per Google o per il motore di ricerca proprio del marketplace. In questa sezione, evidenzia ciò che rende esclusivo il tuo prodotto.
Fonte: Etsy
Come puoi vedere, il proprietario del negozio descrive l'articolo utilizzando le specifiche e le caratteristiche che fanno risaltare il prodotto.
La regola più importante per questa sezione è assicurarsi che tutte le descrizioni siano uniche, i motori di ricerca odiano i contenuti duplicati.
Facciamo un ulteriore passo avanti e occupiamoci di ciò che appare nella SERP.
In questo caso, parleremo solo dei meta tag, in particolare del meta title, il testo che descrive di cosa tratta la tua pagina visibile nella SERP (attenzione, non è il titolo della pagina!) e la meta description, un attributo HTML che serve a fornire ai lettori un’anteprima sintetica e concisa dei contenuti della pagina web.
Vediamo le caratteristiche e i limiti di queste due etichette:
Meta title: non deve superare i 60 caratteri, altrimenti viene abbreviato da Google durante la query.
Meta description: qui, possiamo aggiungere qualche informazione in più, fino a 155 caratteri, ma se li superiamo accade la stessa cosa, Google accorcia il testo.
Le pagine dei prodotti sono molto importanti, ma non ci sono molte opportunità per includere keyword a causa del numero massimo dei caratteri. Ti consigliamo di investire del tempo nella creazione di contenuti più lunghi come blog, landing page, infografiche (se la tua piattaforma di e-commerce lo consente) che sviluppino nel dettaglio temi e concetti legati al tuo business.
Ricorda che non dovresti saturare nessuna pagina con le parole chiave. Questa pratica, nota come keyword stuffing, spesso provoca una penalizzazione da parte di Google che potrebbe ridurre il tuo traffico organico.
Gli headings (o titoli/intestazioni) sono gli elementi SEO più potenti per 2 motivi:
i crawler li utilizzano per capire di cosa tratta la tua pagina;
danno all'utente una prima impressione del tuo sito sulle pagine dei risultati di ricerca, sui post dei social media e persino sulla navigazione a schede (o browser tab).
Titolo principale (H1) dell'articolo "Come creare un brand di abbigliamento nel 2022: guida completa"
Assicurati di includere le keyword principali per le quali vuoi posizionarti. La keyword intorno alla quale abbiamo costruito l'articolo riportato nell'esempio è "Come creare un brand di abbigliamento".
Tuttavia, i titoli non servono solo come piedistalli per le parole chiave. Da una parte aiutano i crawler a comprendere la struttura della tua pagina e dall’altra rendono più facile la lettura agli occhi degli utenti.
Headings dei vari paragrafi dello stesso articolo
Qual è la lunghezza ideale di un contenuto? È quella che serve a soddisfare nel migliore dei modi la ricerca degli utenti, il cosiddetto search intent. Quindi, da questo punto di vista non c’è una misura precisa. Google viene utilizzato dagli utenti per cercare un prodotto o delle risposte a delle domande e il suo obiettivo non è altro che soddisfare le loro richieste nel migliore dei modi.
I contenuti sono fondamentali per la SEO, per questo dobbiamo sviluppare una strategia di content marketing che aiuti a far crescere il nostro negozio attirando traffico di qualità e che si adatti alle esigenze dei motori di ricerca.
Perché, non dimentichiamolo, possiamo avere un sito con un design spettacolare e un codice ottimizzato al limite della perfezione, ma le query degli utenti sono fatte di parole e il motore di ricerca le interpreta per fornire risposte attinenti, ecco perché anche i nostri contenuti devono essere comprensibili e facilmente leggibili.
I motori di ricerca utilizzano i cosiddetti "alt text" per comprendere il contenuto delle immagini. Si tratta di un insieme di parole che serve a descrivere una foto o una grafica, infatti viene anche chiamato “attributo alt” o “text alternative”.
Mantienilo descrittivo ma breve (3-8 parole)
Evita articoli e preposizioni
Anche il nome con cui salvi la foto è molto importante ed è meglio utilizzare espressioni brevi ma descrittive affinché venga classificata (non "immagine1.jpg” per esempio) e usare i trattini, non gli spazi tra le parole
La cannibalizzazione delle parole chiave avviene quando 2 o più pagine sono in competizione tra loro per le stesse keyword. Questo può essere fuorviante per il motore di ricerca che può non capire quale contenuto posizionare prima.
Per evitare ciò, prendi nota di tutte le pagine esistenti e controlla le loro posizioni prima di creare nuovi contenuti.
Se vuoi creare contenuti con parole chiave per le quali ti posizioni già:
elimina la pagina esistente e creane una nuova (soprattutto se il vecchio contenuto non ha un buon posizionamento), oppure
modifica la pagina esistente in modo che non sia in conflitto con il nuovo contenuto.
Dobbiamo ricordarci che sulla SEO, oltre alla qualità del contenuto, influisce una dinamica importantissima: il brand. La notorietà di un marchio incide sul posizionamento e su quanto il motore di ricerca “si fida” di un autore o di un sito web tanto da proporlo come risposta alla query dell’utente.
Facciamo un esempio. Sei uno studente universitario di informatica e decidi di aprire un blog per scrivere articoli su come risolvere problemi riguardo computer, telefonia e Internet, e crei il tuo primo articolo su “come indicizzare un sito web”. In questo caso, Google mi categorizzerà come un autore che ha appena aperto un blog personale.
Se a scrivere un articolo sullo stesso tema è Salvatore Aranzulla che ha già una sua community e per il quale Google ha già una serie di informazioni, nonché tutti i post del blog e dei social, video e menzioni varie, l’autore famoso in tutta Italia sarà sicuramente considerato più rilevante rispetto allo studente universitario che non ha alcuno storico.
Puoi anche aver scritto un ottimo articolo ed essere molto ferrato in materia, ma non potrai competere fino a quando non hai autorevolezza. Ma cosa puoi fare per costruirla?
Sicuramente dovresti fare SEO. Se non hai ancora un brand e autorevolezza nel tuo settore, devi cercare di colmare o superare innanzitutto questo gap tecnico. Fortunatamente, è qualcosa che puoi fare fin da subito e personalmente: puoi immediatamente intervenire sul tuo sito web e ottimizzarlo, creare una struttura e una strategia SEO senza aver mai fatto branding.
Puoi fare branding in un secondo momento, anzi è un’attività che dovrai assolutamente affiancare alla SEO in quanto è proprio l'insieme di questi due elementi che porta al successo.
Ecco perché bisogna anche promuovere il proprio negozio online. Vediamo come fare!
Promuovere il tuo sito servirà a costruire brand awareness intorno al tuo marchio. Puoi optare per opzioni a pagamento come Google o Facebook Ads, ma se stai cercando di pubblicizzarlo gratuitamente, ecco due alternative che incideranno positivamente anche sulla SEO.
C'è molta confusione su quanto i social media influiscano sulla SEO. In molti affermano che le metriche social come l’engagement e il numero dei follower non influiscono sul posizionamento. Tuttavia, le linee guida SEO di Google suggeriscono di utilizzare i social media come fonte di traffico e affermano che sono una delle fonti di informazioni utilizzate per creare i featured snippet.
Sebbene i “Mi piace” e le condivisioni non aiutino direttamente a classificarti, danno al tuo sito più traffico e aiutano a costruire quell’autorità di cui parlavamo prima. Mantieni attivi i tuoi account per spargere la voce sul tuo prodotto e creare una community online.
Il link building è la creazione di collegamenti che puntano dall'esterno al tuo sito web e serve ad aumentare la visibiltà dei tuoi contenuti, il traffico e a migliorarne il posizionamento.
Google considera rilevante un sito web anche in base al numero di backlink che riceve. Se riceviamo un link da un'altra pagina web, inviamo segnali a Google che il nostro negozio online viene raccomandato, ne parlano, è popolare.
Tuttavia, devi far attenzione affinché i tuoi backlink non siano percepiti come spam. Innanzitutto, il sito e il contenuto del link devono essere pertinenti a livello tematico rispetto alla pagina verso cui punta il collegamento. Inoltre, Google tiene in considerazione anche l’autorità del dominio (domain authority) da cui proviene il link. Se è bassa, Google può considerarlo come spam, al contrario, più l’autorità del dominio è elevata, più influirà positivamente sul posizionamento.
Prima di avvicinarti a potenziali contatti, verifica se il loro contenuto è rilevante per il tuo sito. Immagina di avere un link al tuo sito in uno dei loro articoli e poniti queste domande:
Avrebbe senso?
I tuoi contenuti aggiungono informazioni rilevanti per i loro utenti?
C’è una sezione o un articolo in cui potrebbe essere aggiunto un tuo link?
Se la tua risposta a tutte e tre le domande è sì, allora sei a posto.
Checché se ne dica, a prescindere dalla SEO, se un sito carica in più di 3 secondi ha già superato i limiti della nostra pazienza. Infatti, la velocità conta prima di tutto per l’utente, di conseguenza anche per il motore di ricerca. Infatti per Google, la performance di un sito web è un fattore di ranking insieme agli elementi di user experience.
Questo perché, se un sito si apre velocemente ma ha i tasti minuscoli, i testi che non si leggono, i contrasti che non sono adeguati o non è mobile responsive non fornisce una buona esperienza. L’utente, molto probabilmente, lascerà presto la pagina e pertanto il motore di ricerca lo penalizzerà.
A prescindere dalla SEO, un sito web deve comunque aprirsi in un tempo ragionevole e deve essere facilmente navigabile. Se ci pensi bene, sono tutti elementi da usare a tuo vantaggio perché a giovarne è l'esperienza che i tuoi clienti fanno sul tuo sito web: se offri un sito veloce e navigabile riusciranno a fare acquisti in maniera più rapida ed efficace, le vendite aumenteranno e il tuo business può solo giovarne.
Vale ancora la pena investire nella SEO?
Ovviamente dipende da una serie di circostanze specifiche, dal tipo di business, dal settore nel quale si opera e da quale attività di digital marketing sia già in azione, ma proviamo a fare un esempio per capirne l’importanza.
Supponiamo di voler posizionare una pagina per la keyword “print on demand” facendo advertising. Il termine “print on demand” su sponsorizzazione di Google ads costa 1 € a clic. In un mese viene cliccato 10 volte e da questi 10 clic ricaviamo una vendita di 20 €. Dai 20 € che abbiamo guadagnato, ne abbiamo spesi 10 per l’advertising e gli altri 10 ce li mettiamo in tasca.
Ma cosa succederebbe se riuscissimo a conquistare la prima posizione in maniera organica? Riusciremmo a ottenere 10 clic senza pagare gli ads e a guadagnare 20 € senza doverne dare 10 al motore di ricerca per la sponsorizzazione. È questo il grande vantaggio della SEO: risparmiare in advertising per posizionarti organicamente per determinate parole chiave.
Questo è utile soprattutto nel momento in cui un domani dovessimo trovarci nella condizione di dover interrompere le attività di sponsorizzazione. Se un giorno non dovessimo disporre di 10 € da investire nella pubblicità, riusciremmo a guadagnare comunque 20 € dall'organico? Se non dovessimo avere traffico organico, non guadagneremmo più nulla.
È una strategia che ha sempre senso se fatta continuativamente. La SEO è molto dinamica quindi va seguita nel tempo. Non puoi lavorarci per un periodo o solo all’apertura di un negozio e poi abbandonarla. Il digitale è un contesto molto variabile e i motori di ricerca sono in costante evoluzione nel tentativo di soddisfare sempre meglio le richieste degli utenti. Cambiano gli algoritmi, cambiano i competitor, le metriche con le quali misurare i risultati, quindi non puoi far altro che starci dietro.
La SEO è un campo enorme, ma l’applicazione di regole basiche come quelle che abbiamo spiegato in questo articolo può fare la differenza! Per assicurarti di completare tutti i passaggi, abbiamo creato una checklist gratuita con tutti i passi da completare per ottimizzare il tuo negozio.
Qual è la tua esperienza con l'ottimizzazione del tuo negozio online? Condividi i tuoi suggerimenti nei commenti!
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Da Alessandra Leone il 24 nov 2022
Alessandra Leone
Da sempre amante dei libri e del formato cartaceo, Alessandra ha successivamente sviluppato un forte interesse per il marketing e il mondo digitale. Con un background universitario in lingue, letterature e traduzione, attualmente coltiva la sua passione per la comunicazione e la linguistica dedicandosi alla creazione di contenuti web.
Da sempre amante dei libri e del formato cartaceo, Alessandra ha successivamente sviluppato un forte interesse per il marketing e il mondo digitale. Con un background universitario in lingue, letterature e traduzione, attualmente coltiva la sua passione per la comunicazione e la linguistica dedicandosi alla creazione di contenuti web.
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