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Email marketing: guida pratica con esempi

Email marketing: guida pratica con esempi
Vittoria Eugenia Rigutto

Scritto da: Vittoria Eugenia Rigutto

10 min di lettura

Ogni mattina, nel mondo, una persona si sveglia e sa che dovrà correre più in fretta delle circa 90 email di lavoro che riceverà nel corso della giornata (per non intasare la propria casella di posta elettronica, se non altro). Una statistica popolare che sta girando per il web afferma poi che le email in cui ci imbattiamo ogni giorno siano più vicine a 122, ma questo numero rappresenta in realtà la somma totale delle email inviate e ricevute. Perché sì, nel mondo di internet non si ottiene ciò che si dà, ma piuttosto molto più di quanto si desidera.

E queste sono solo le email che contano! I numeri sovracitati non tengono infatti in considerazione le schede Promozioni e Social della posta in arrivo del tuo account di posta elettronica, per non parlare poi della cartella Spam

Ed ecco spiegato perché scrivere email di marketing che si facciano notare è così faticoso: siamo ormai tutti più che abituati a odiare lo spam, schivare qualsiasi cosa abbia il sentore di clickbait e ignorare tutto ciò che ci sembra irrilevante. Per ogni email promozionale aperta, c’è un copywriter che si dà una pacca sulla spalla. 

Andiamo dunque a vedere più nello specifico che cos’è l’email marketing e come renderlo uno strumento efficace per promuovere la tua attività di e-commerce.

Che cos’è l’email marketing

Partiamo dalle basi: l’email marketing è un tipo di web marketing diretto che utilizza la posta elettronica per comunicare messaggi al pubblico, siano essi pubblicitari o meno. Tra i possibili obiettivi di una campagna di email marketing abbiamo:

  • fidelizzazione dei clienti esistenti;
  • promozione di prodotti e servizi;
  • acquisizione di nuovi clienti;
  • conversione degli utenti passivi in clienti attivi.

Come fare email marketing

Sappiamo ora che cos’è l’e-mail marketing. Magico. Ma cosa fare per migliorare la nostra strategia di vendita via email e creare campagne promozionali che funzionano per la nostra azienda? Per scoprirlo, andiamo ad analizzare i quattro elementi su cui si basa una campagna di email marketing di successo, ovvero:

  • segmentazione
  • oggetto dell’email
  • contenuto accattivante
  • test A/B

E, giurin giurello, non ci stiamo inventando nulla: tutto quello che troverai di seguito è stato provato e testato da noi in prima persona, lo vedrai anche tu negli esempi a venire! Quindi bando alle ciancie, iniziamo.

Segmentazione delle email

Come spiegato nel report di email marketing di Hubspot, oltre l’80% delle aziende utilizza almeno una segmentazione di base della posta elettronica. Perché? Perché il 58% c.ca delle entrate proviene proprio da email segmentate.

Ma cosa s’intende per segmentazione? Significa rivolgersi a un gruppo di persone specifico in base a criteri quali la posizione geografica, gli acquisti passati, oppure la data di registrazione alla mailing list. Targeting intelligente = maggiore interesse del cliente nell’email = risultati migliori.

La ricerca fatta da Mailchimp, uno dei servizi di email marketing più famosi al mondo, indica che la segmentazione delle email ha “un effetto positivo schiacciante sugli abbonati”: migliora i tassi di apertura e click delle email e riduce quelli di abuso e disiscrizione.

E c’è di più! Secondo Hubspot, il 78% dei consumatori annulla la propria sottoscrizione email perché un marchio è stato un po’ troppo zelante nella sua strategia di email marketing. Conclusione: parla con i tuoi clienti, non spammarli.

Anche noi di Printful a un certo punto ci siamo resi conto che inviare una singola promo alla nostra intera mailing list in espansione non era più una strada perseguibile. Il tasso di apertura delle nostre ultime campagne di email marketing non segmentate si era sedimentato intorno al 13% e il tasso di click, beh… a un tristissimo 0,3%. 

Così abbiamo iniziato a segmentare!

Una volta capito il meccanismo della segmentazione, la scelta dei segmenti avviene quasi in modo naturale. Per il lancio del cappello da pescatore, ad esempio, abbiamo diviso la nostra mailing list in due gruppi: gli utenti con cappelli nel loro negozio e quelli senza. Abbiamo adattato l’oggetto e l’intestazione delle email di conseguenza:

Utenti con cappelli
Oggetto: Il trend del momento? Il cappello da pescatore ?
Intestazione: “Acchiappi pochi pesci con i cappelli? Prova quello da pescatore!”

Utenti senza cappelli
Oggetto: Scopri il trend del momento e aggiungilo al tuo negozio ?
Intestazione: “Non sai quale cappello provare per primo? Scegli quello da pescatore!”


Vedi la differenza? Il testo per gli utenti che stanno già vendendo cappelli presenta quello da pescatore come una novità da provare, mentre quello per l’altro segmento invita le persone a sceglierlo perché di moda e dunque perfetto come inizio. Il risultato?

Utenti con cappelli: tasso di apertura 28,0%, tasso di click 2,2%

Utenti senza cappelli: tasso di apertura 14,4%, tasso di click 0,6%

Media: tasso di apertura: 21,2%, tasso di click: 1,4%

Confrontando l’email segmentata con una non segmentata, è possibile notare un aumento del tasso di apertura e di quello di click rispettivamente del 7,4% e dell’1,1%. Non male, considerando la media per il settore dell’e-commerce: 16,6% per il tasso di apertura e 2,7% per quello di click.

Per una volta, ci troviamo quindi davanti a una situazione win-win: i clienti ricevono contenuti personalizzati e noi otteniamo feedback migliori, perché possiamo controllare se il nostro messaggio ha funzionato per quel pubblico specifico.

Oggetti dell’email che aumentano i tassi di apertura

L’oggetto della tua email deve distinguersi da tutti gli altri.

Ma in modo positivo, ecco…

Come? Facendo leva sulle emozioni dei clienti. Ci sono infatti quattro stati d’animo diversi che possono spingere un utente ad aprire una mail: urgenza, curiosità, entusiasmo e gioia.

Ammettiamolo, su, spesso guardiamo, clicchiamo e compriamo grazie a uno stimolo rapido e impercettibile che innesca qualcosa in noi. Prendi dunque questo stimolo e avvolgilo nelle parole giuste. E qualunque cosa tu decida di scrivere come oggetto della mail, ricorda:

  • mantienila breve. Concentrati sulla semplicità e sulle keyword che interessano al segmento selezionato;
  • usa le emoji con parsimonia. Un’emoji appropriata può fare miracoli! Se però non ce n’è bisogno, attieniti al buon vecchio testo scritto; 
  • scrivi i numeri in cifre. Attirano l’attenzione e occupano meno spazio;
  • utilizza l’imperativo. Comincia a invogliare i tuoi clienti ad agire già dal primo momento;
  • esprimiti in modo chiaro. Altrimenti, il tuo testo potrebbe essere etichettato come truffa o spam;
  • fai attenzione all’umorismo. Se c’è una possibilità che la tua battuta non venga capita, non rischiare. 

Diamo ora un’occhiata a un paio di oggetti email di successo che abbiamo utilizzato per le nostre email promozionali del blog. Entrambe hanno un tasso di apertura del 30%:

Articolo: Come vendere su Instagram: 7 strategie a prova di social
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Come puoi vedere, gli oggetti di successo possono assumere molte forme diverse e la formula vincente è difficile da prevedere. Ricordati però che le righe dell’oggetto sono sensibili al contesto, quindi le email ben targettizzate funzionano egregiamente con righe dell’oggetto semplici:

L’argomento: Spedizione gratuita e nuovi colori per i prodotti in Europa
L’oggetto della mail: Un paio di novità per l’Europa

Nessuna emozione, nessuna formula. Volevamo solo condividere la novità con i nostri clienti che vendono in Europa, quindi il tasso di apertura del 27,1% dell’email non è sorprendente.

Contenuto dell’email efficace

Il cliente ha aperto la tua email.

Meraviglioso! … E adesso?

Beh, se ha anche cliccato sul pulsante call-to-action nella tua email (assicurati di averne uno!), significa che hai fatto una delle cose seguenti:

  • targettizzato bene il tuo pubblico e inviato all’utente una mail pertinente;
  • mancato un po’ il segno in termini di target, MA scritto una mail abbastanza convincente da portare il cliente a cliccare comunque sul pulsante.

Quale delle due strategie dovremmo utilizzare, dunque? Un mix di entrambe, rendendo il contenuto delle mail sia informativo che accattivante.  

  • Costruisci il tuo testo attorno a parole chiave che catturino il messaggio dell’email. 
  • Utilizza sempre la brand voice che hai scelto per il tuo marchio. È formale? Casual? Sarcastica? Pensaci e attieniti ad essa! 
  • Scegli il tono giusto per il messaggio. Se il tuo obiettivo è chiarire dubbi o correggere un errore, vacci piano con i giochi di parole e le battute.
  • Evita di scrivere la Divina Commedia. Lascia i testi lunghi per gli articoli del blog e usa paragrafi brevi e d’impatto.

Anche dal punto di vista della grammatica, c’è qualche accorgimento di cui tenere conto.

  • Decidi quando utilizzare la forma attiva o passiva di un verbo. Nella forma attiva, il focus è su chi compie l’azione. In quella passiva, è sull’azione stessa. Se vuoi scrivere un testo persuasivo e orientato al cliente, la voce attiva è la scelta più adatta: un “Ecco cosa (tu) puoi fare” cattura molto meglio l’attenzione dell’utente rispetto a un “Ecco cosa si può fare”.
  • Spargi qua e là i pronomi alla seconda persona (tu, il tuo, i tuoi): si rivolgono direttamente al pubblico e lo aiutano a relazionarsi con il testo. Un esempio? “Clicca qui per ordinare una maglietta” vs. “Clicca qui per ordinare la tua maglietta”.
  • Ricordati di utilizzare i verbi all’imperativo non solo nell’oggetto della mail, ma un po’ dappertutto: avere pulsanti CTA come “Scopri di più” o “Iscriviti alla newsletter” è buona norma, ad esempio. Quale frase ti sembra più efficace, “Le nuove grafiche sono disponibili al link seguente”, oppure Clicca qui per scoprire le nuove grafiche”

Test A/B via email

Impostare una campagna di marketing efficace richiede tempo e lavoro. Per fortuna, però, ci sono modi in cui puoi ottenere risultati più velocemente. Uno di questi, nonché uno dei migliori, è fare test A/B, ovvero mettere a confronto due versioni di un’email per vedere quale funziona meglio.

La maggior parte dei servizi di email marketing ha una funzione di test A/ B automatizzata: ti basterà scegliere quali parti della mail testare, definire la dimensione del gruppo su cui sperimentare e il tuo provider eseguirà il test A/B. La campagna di email marketing vincente verrà poi inviata automaticamente al resto del segmento e ti sarà possibile analizzare i risultati in seguito.

Bello. Ma cosa testare? Dipende dalla metrica che ti interessa: se si tratta del tasso di apertura, prova con la riga dell’oggetto. Se invece vuoi focalizzarti sui clic, il nostro consiglio è di testare il contenuto dell’email o il pulsante CTA.

Ecco alcuni esempi di ciò che puoi testare con l’oggetto di una mail:

  • Lunghezza
  • Simboli: cifre, emoji, segni di punteggiatura, ecc.  
  • Tipi di frase: domande vs. affermazioni
  • Emozioni: urgenza vs. gioia
  • Tono: dritto al punto vs. simpatico

E con il contenuto:

  • Titoli: lunghezza, struttura, tono, ecc.
  • Corpo: orientato al lettore vs. passivo
  • Immagini: dimensione, colore, contenuto (mockup vs. foto scattate da te), ecc.

Attenzione, però: non sperimentare con troppo allo stesso tempo. Se le varianti differiscono al punto da essere due email completamente diverse, otterrai risultati confusi e sarà difficile capire cosa rende una delle combinazioni vincente.

E, come sempre, i dati sono inutili se poi non li si analizza. Crea un foglio di calcolo con i tuoi esperimenti, annota cosa funziona e cosa no, e parti da lì per mettere insieme email sempre più efficaci.

La chiave per fare bene email marketing

Le parole d’ordine sono 3: provare, testare e analizzare. Quando scrivi contenuti, pensa sempre al tuo target di riferimento e lascia che il tuo istinto ti aiuti lungo la strada.

E non dimenticare di fare attenzione alla tua stessa casella di posta elettronica! Quali email apri e perché? Come mai alcune ti infastidiscono o ti turbano? Le risposte a questi quesiti potrebbero essere la chiave per la tua prossima grandiosa email.

Adesso che hai tutto il know how necessario, non ci resta che farti l’in bocca al lupo! E, in caso ti servisse qualche spunto creativo per le tue prossime campagne di email marketing, dai un’occhiata al nostro articolo a riguardo.

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Da Vittoria Eugenia Rigutto il 20 apr 2022

Vittoria Eugenia Rigutto

Italian Content Marketing Specialist @ Printful. Storyteller poliglotta con una mente curiosa, una Specializzazione in Graphic Design & Brand Development e un grande interesse per tutto ciò che riguarda social media, arte e psicologia.

Italian Content Marketing Specialist @ Printful. Storyteller poliglotta con una mente curiosa, una Specializzazione in Graphic Design & Brand Development e un grande interesse per tutto ciò che riguarda social media, arte e psicologia.

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Scritto da: Vittoria Eugenia Rigutto

10 min di lettura 20 apr 2022

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